Questa scheda è tratta da : "Il Porotolano Raccontato - In fuga da Buenos Aires a Trinidad" edito da il Frangente nel Luglio de 2012, il libro è ora esaurito ed è stato sostituito da
Il nuovo libro, ampliato con nuovi racconti, narra la medesima rotta, ma in modo più letterario, e privo delle schede tecniche che essendo datate non hanno più la pretesa dell'esattezza, ma tuttavia possono sempre rappresentare un utile indicazione per chi volesse navigare in queste affascinanti regioni!
Salvador
de Bahia.
Posizione:
12°58'02 Sud – 38° 31'09 West
Ultima
visita nel 2009
Collocata
sulla sponda nord della
Bahia
dos Todos os Santos, a due miglia e mezzo dalla barra d'ingresso, è
la città più africana di tutto il Brasile, il 75% della popolazione
è, infatti di colore.
Il
navigante che vi arrivi dalle coste dell'Africa, ossia secondo la
rotta più comunemente battuta, potrebbe pensare che tutta la lunga
traversata sia stata solo un sogno, in realtà all'arrivo gli
sembrerà di non essere mai partito!
I
colonizzatori Portoghesi, ma Salvador alle sue origini fu anche molto
frequentata dagli Olandesi, pensarono bene di costruire le loro
residenze su di una collina che s'affaccia ad una falesia a
strapiombo sulla zona più bassa del porto. Nacque cosi la Ciutade
alta, di
cui oggi rimane l'antico quartiere barocco del Pelourinho.
In
virtù della sua posizione elevata, la Ciutade
alta
era sempre rinfrescata da fresche brezze e sufficientemente lontana
dai miasmi della zona portuale dove si trovava il centro di raccolta
degli schiavi neri. Nel corso del tempo la Ciutade
baixa
sviluppò un'urbanizzazione a vocazione prevalentemente commerciale,
che ancora conserva.
Il Mercato Modelo e l'Elevador La Cerda |
Dal
Pelourinho,
che è collegato alla città, bassa con un’ardita opera
d'ingegneria, l'Elevador
Lacerda,
si ha una vista spettacolare su tutta la baia e sulla prospiciente
isola d’Itaparica.
Con
gli occhi dell'immaginazione è possibile sostituire i cargos alla
fonda con tanti galeoni, le barche a vela attraccate nel porto
turistico con agili golette, togliere qualche costruzione moderna,
fare finta che le auto siano carrozze, e si avrà un'immagine di come
doveva essere ai suoi tempi d'oro Salvador e la su Bahia!
Oggi
Salvador è una grande e complessa metropoli di oltre otto milioni
d'abitanti che si estende anche sulla costa atlantica con alcune
famose e frequentatissime spiagge, ma il centro della vita ed i
luoghi più affascinanti restano quelli attorno al porto e sulla
collina del Pelourinho.
Per
i naviganti:
Il
Porto di Salvador accoglie il navigante con un lungo frangiflutti che
si protende dalla costa descrivendo un ampio arco verso Sud-Ovest,
subito al suo interno un isolotto circolare, su cui sorge l'imponente
struttura difensiva settecentesca del Forte
Marcelo, protegge
la zona destinata alle barche da diporto.
L'approdo
turistico vero e proprio, che è gestito dalla Municipalità, è
situato vicino alla vecchia Stazione Marittima, ed offre dei discreti
ormeggi su due pontili galleggianti.
Per
ragioni che non saprei spiegare cambia spesso nome, l'ultimo che
conosco è Sudesb,
quello di due anni prima era Cenab.
il Jonathan alle boe del "Gatto" |
La
principale attrattiva dell'approdo turistico è quella d'essere
situato nel cuore della città: uscendo dalla recinzione, sempre
sorvegliata, ci si trova immediatamente nella piazza del Mercado
Modelo,
pochi passi e si può prendere l'Elevador
per recarsi al Pelourinho.
Gli uffici per fare le pratiche d'ingresso sono tutti raggiungibili a
piedi: sulla sinistra, nella zona del porto commerciale l' Alfandega
(la Dogana) e la Policia
Federal
(Immigrazione), sulla destra con una breve e piacevole passeggiata si
arriva alla Capitania
do Porto,
che ha sede in un elegante edificio coloniale dalle pareti bianche
decorate con stucchi azzurri.
Teoricamente
di fronte ai due pontili galleggianti vi è una zona di libero
ancoraggio, ma è perennemente occupata da imbarcazioni locali, e le
poche boe libere, di tenuta precaria, sono gestite da un curioso
personaggio di nome “Gatto” che si fa pagare senza garantire
nulla!
Il
Porto Turistico, oltre all'ormeggio, con acqua ed elettricità ed un
rassicurante servizio di sorveglianza armata, non offre altri
particolari servizi, tuttavia è possibile farsi ricaricare le
bombole del gas, comprese le Camping
Gaz,
consegnandole alla portineria. Saranno restituite piene in un paio di
giorni.
Sui
pontili del Porto Turistico si aggira sempre un altro divertente
personaggio: Marcelo, che ha origini napoletane da parte di madre.
Una bella ed esplosiva miscela: Bahia e Napoli!
Marcelo
offre i suoi servizi per risolvere qualsiasi tipo di problema sia
tecnico che logistico, di persona non fa nessuna riparazione, ma ha
una rete d’artigiani e conosce ogni luogo ove trovare il materiale
necessario. Può essere molto utile, ma bisogna prenderlo con una
certa attenzione, ha, infatti, la tendenza a voler essere sempre il
più furbo, e cerca di ricaricare oltre il dovuto i servizi resi.
I pontili visti dal lato dell'Elevador La Cerda |
Del
resto a Salvador, con un poco di pratica, si riesce a reperire
qualsiasi articolo tecnico nel quartiere della Calzada,
e si può trovare chi sia in grado di riparare ogni cosa!
I
Bahiani
sono, poi, ferratissimi in elettrotecnica ed in elettronica,
discipline che gli servono per costruire i famosi trioelettrico,
i grandi camion pieni d'altoparlanti che girano per le vie durante il
periodo del carnevale diffondendo musica a volume inimmaginabile. E'
quindi facile trovare sia componenti elettroniche che persone in
grado di riparare computer, ed altri strumenti del genere. Al
Pelouirinho
vi è un’intera via di negozi che vendono materiale elettronico, e
chiedendo li, sarà quasi sempre possibile trovare una soluzione,
anche economicamente vantaggiosa ai propri problemi “elettronici”!
Sempre
vicino all'approdo turistico, vi sono diverse stazioni della
capillare rete di bus che serve tutta la città.