Il vasto ancoraggio è protetto da tutte le direzioni, tranne che da Ovest, ma nel periodo invernale i venti da questa direzione sono praticamente assenti, e in estate quando sono più probabili, pare che l'ancoraggio divenga molto scomodo, ma quasi mai pericoloso.
Il modesto villaggio permette rifornimenti limitati, ma con un folcloristico bus è sempre possibile recarsi a Colon per acquisti più completi, in compenso è facile ottenere gasolio migliore che al marina di Shelter Bay a Colon, e anche acqua potabile gratuita.
È dunque uno scalo tranquillo e piacevole nella verde cornice delle sponde della rada costellate dalle rovine di numerose fortificazioni spagnole.
Uno dei forti che controllano l'ingreso della rada. |
Alla loro testa un indomito bucaniere d'origine gallese che era già divenuto una leggenda in tutto il mare caraibico: Henry Morgan.
Il corsaro Henry Morgan |
Gli Spagnoli avevano giudicato fino ad allora imprendibile il porto naturale di Portobelo; difeso da ben sei forti guarniti di cannoni a lunga gittata. La ricca cittadina che disponeva di begli edifici in muratura era invece completamente sguarnita dal lato di terra, e anche i forti avevano merli e cannoni solo verso il mare.
Cannoni a difesa della città |
Partito dalla sua base di Providencia lasciò le navi in un insenatura lungo la costa e con un ardita marcia notturna, tra montagne coperte da una giungla infida, prese d'assalto l'ignara piazzaforte alle spalle.
La sorpresa non fu però completa, e una sentinella riuscii a dare per tempo l’allarme così che gli spagnoli poterono organizzarsi e opposero una strenua resistenza per un giorno e una notte fino all’inevitabile capitolazione.
Il palazzo della Dogana, ricostruito dopo il saccheggio di Morgan |
Ne segui uno dei più efferati saccheggi della storia della pirateria ed anche uno dei bottini più ricchi; a Portobelo, infatti, si concentravano tutte le ricchezze dell'entroterra per essere imbarcate sulla flotta che passando per l'Avana sarebbe poi rientrata in Spagna.
Morgan oltre a quanto saccheggiato ottenne anche dal governatore di Panamà, Don Agustin, lo stratosferico riscatto di 250.000 pesos per lasciare la città; il povero governatore sperava così di liberarsi del pericoloso pirata, che però solo due anni dopo rivolse le sue attenzioni alla stessa città di Panamà, che ancora una volta conquistò con un incredibile marcia attraverso l’istmo.
Jolanda la figlia del Corsaro Nero, amata da Morgan nella finzione salgariana |
Una mirabile descrizione di questo evento è racchiusa ne "Jolanda, la figlia del Corsaro Nero" del nostro impareggiabile Salgari, che pur non avendo mai lasciato il suolo italiano riusciva a descrivere luoghi esotici in modo sorprendentemente realistico.
Ciao Luigi
RispondiEliminaabbiamo trovato tuo blog tramite un amico a Firenze, lui ha letto il blog su Guanaja e dove hai passato Natale. ci chiesto se eravamo noi ...... il mondo e piccolo . noi siamo stati a Portobello nel 2005 pero senza la barca. non c'era quasi nessuno. si potevano noleggiare delle 'mooring' da uno canadese. non so se c'e sempre. come state? speriamo tutto bene. e teniamo sempre il bellissimo ricordo di natale con tanti amici venuti da varie parti del mondo. noi stiamo alle fine del monde pero la gente viene qui. e alcuni non partanno piu...cordiali saluti Eliane et Laurent
Ciao Eliane, ho un bellissimo ricordo della vostra splendida ospitalità a a Guanaha per il Natale.
RispondiEliminaNoi ora siamo in Italia, la barca a Cartagena de Indias, dovremmo tornar i in Dicembre