Quando
si dice Cayman, il pensiero corre subito ai paradisi fiscali, alle
ambigue società “Off Shore”, ai conti miliardari; di sicuro
tutto ciò è vero e la lucrosa attività finanziaria rappresenta la
maggiore entrata del piccolo arcipelago.
Non
intendo però parlare delle Isole Cayman sotto questo profilo,
argomento su cui, tra l'altro non sono per nulla ferrato, bensì
sotto quello della loro storia e della navigazione.
Inutile
dire che le isole furono scoperte dall'immancabile Cristoforo Colombo
che le avvistò, nell'aprile del 1503 (quarto e ultimo viaggio)
senza però sbarcare ed esplorarle, in ogni caso le chiamò Tortugas,
per via delle numerose testuggini marine che popolavano le loro
acque, il nome venne poi mutato in Cayman, poiché se in mare vi
erano tante tartarughe, la terra ferma era dominio incontrastato dei
caimani.
Le
tre isole restarono di fatto disabitate fino al 1661 quando furono
colonizzate dai soldati di Oliver Cromwell che avevano appena
conquistato la Jamaica sconfiggendo gli spagnoli e ponendo da questo
momento in poi le isole stabilmente sotto il domino della Corona
britannica.
La
posizione baricentrica nel Carribe occidentale dell'arcipelago ne
favori, già da prima della colonizzazione, l'uso come rifugio da
parte di flotte piratesche e corsare; tra i primi a passarvi fu Sir
Francis Drake, non mancarono corsari spagnoli, francesi e
l'immancabile Morgan, spesso ritratto in effigie per le vie di George
Town.
Per
difendere il principale ridosso dell'isola maggiore, Gran Cayman,
gli inglesi costruirono il forte St. George, attorno a cui si
sviluppò l'insediamento dell'attuale città di George Town . Del
forte ora resta solo un moncone di un diruto bastione da cui alcuni
cannoni guardano minacciosamente l'antistante rada; non più
popolata da vascelli e galeoni, bensì da imponenti navi da crociera,
tra le quali s'aggira, a memoria di un passato che non è più, un
falso galeone ora gremito d'allegri turisti.
Prima
che le isole divenissero un “paradiso fiscale” l'economia delle
Cayman fu principalmente basata sulla pesca e sul commercio per
mare, con veloci golette costruite sulla Gran Cayman, le rotte
raggiungevano i porti più disparati: da Bocas del Toro a Providencia
a Sant André e alle isole della Bahia nell'Honduras. L'attuale
popolazione dell'isola di Guanaja – la più orientale delle Isole
della Bahia, - è per esempio, in gran parte costituita da gente
proveniente dalle Cayman.
Sorge
spontanea la domanda di come da marinai e pescatori gli abitanti
delle Cayman si siano trasformati in raffinati finanzieri; al
proposito circola una storia, senza evidenza storica, che racconta di
come alla fine del millesettecento una flotta britannica fece
naufragio sull'isola e di come tutti i membri dell'equipaggio furono
salvati dalla popolazione, tra questi vi era anche un membro della
casa reale. Così per riconoscenza le isole ottennero l'esenzione
dal servizio militare e dal pagare le tasse alla Corona, e questo è
un fatto storicamente accertato che favorì l'attuale vocazione
finanziaria.
Nell'attuale
realtà Gran Cayman ha perso tutti i connotati di borgo marinaresco e
assunto la veste di una moderna città con palazzi rutilanti di vetri
e lucenti acciai, sedi di banche d'affari.
Alla
veste finanziaria se ne accosta anche una turistica, fatta di
numerosi negozi Duty Free che vendono prevalentemente liquori, abiti
griffati, orologi di lusso e diamanti, alla variegata clientela di
migliaia di turisti che ogni giorno vengono vomitati dalle grandi
navi da crociera, fino a sei contemporaneamente, ancorate in rada.
Tra i turisti coloro che non sono interessati allo shopping
selvaggio, sono indirizzati a visite guidate dei fondali corallini
presenti anche nella rada di George Town o a scorazzanti escursioni
su spruzzanti moto d'acqua che seguono, come docili paperottole,
l'aitante guida di colore!
Con
tutto questo sembrerebbe che una visita a queste isole da parte di un
avventuroso diportista che incroci nelle agitate acque del West
Carribe, sia assolutamente da sconsigliare; in realtà non è così e
Gran Cayman è visitata ogni stagione da diverse imbarcazioni a vela.
Le
isole sono, infatti, situate in una posizione strategica per diverse
rotte: distano 140 miglia da Cuba (Cayo Largo) - 210 dalla Jamaica
(Montego Bay) – 300 dalle Isole della Bahia (Guanaja) – 450 dalla
foce del Rio Dulce in Guatemala, 350 dalla preziosa isola di
Providencia e 500 da Panama.
A
dispetto di quanto si possa credere la sosta risulta meno costosa
rispetto a diverse altre destinazioni limitrofe apparentemente più
economiche, infatti le pratiche d'ingresso ( le clarence) sono
completamente gratuite, come pure l'ormeggio a una delle boe (sette
in totale), guai dare ancora, è assolutamente vietato e farlo può
costare una multa di diverse migliaia di dollari!
Anche
a terra, dal punto di vista economico, occorre stare molto attenti a
cosa si fa, sebbene una visita al grande supermercato Kirk, pieno di
ogni ben di dio, nonostante i costi stratosferici, sia gratificante,
in particolare provenendo da Cuba!
La
rada di George Town offre un buon ridosso dai venti settentrionali,
rimane sicura, ma molto scomoda con quelli compresi tra Est e Sud
Est, e assolutamente intenibile con i venti meridionali; tutt'altro
che infrequenti al cambio tra stagione invernale ed estiva.
Nel
2012, fummo sorpresi a George Town, da una prematura tempesta
tropicale; il Port Security, ci intimò di lasciare l'ormeggio e
passammo una notte intera alla cappa a ridosso della costa Ovest
sopportando piogge torrenziali e forti venti fino a che la mattina
dopo ci fu indicata una boa di un Diving dove rimanemmo per tre
giorni attendendo che la buriana terminasse e ci dessero il permesso
di rientrare in porto.
Al
nostro ritorno il porto aveva un aspetto desolante, la spiaggia su
cui sbracavamo, normalmente gremita da piccole imbarcazioni, era
deserta e anche ridotta in dimensioni!
L'isola
di Gran Cayman dispone di un buon ridosso dai venti meridionali nella
grande laguna che si apre sulla costa settentrionale e al cui interno
si trovano diversi Marina, purtroppo l'accesso, e tutta la laguna,
hanno fondali molto bassi e sono praticabili solo da imbarcazioni a
vela con deriva mobile, catamarani e barche a motore. Tuttavia nel
caso si preannuncino uragani, molte barche lasciano Gran Cayman per
rifugiarsi nella meglio protetta baia di Cienfuegos a Cuba.
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