Le
isole di San Blas nell'immaginario di molti naviganti, sono una sorta di
anticipazione del paradiso terrestre, e un luogo dove ritrovare il
mito del buon selvaggio.
In
effetti il ristretto gruppo di isole comprese tra El Porvenir e
Narganà, un fazzoletto di mare lungo 24 miglia per una larghezza
media di 8 miglia, è un susseguirsi di cayos corallini,
spiagge candide, acque turchesi, reef pescosi e minuscole
isole coperte solo di palme da cocco.
Le
San Blas, o meglio la Comarca Kunayala copre però
circa centododici miglia nautiche di costa e comprende
trecentoquaranta isole, di sui solo circa cinquanta sono abitate; le
San Blas non sono dunque solo le piccole e turistiche isole
coralline, ma vi sono anche tutte le altre, la maggioranza, quelle in
cui scorre la vita quotidiana dei Kuna, e che sono tutte
distribuite lungo la costa.
Solo
nelle isole abitate è possibile conoscere la reale vita dei Kuna,
che è rimasta ferma nel tempo, ma occorre anche allontanarsi da
quelle che oggi sono le isole più influenzate dal turismo e scendere
(o risalire come abbiamo fatto noi provenendo dalla Colombia) la
costa sempre più selvaggia del Darien.
La
navigazione in questa parte si fa più difficile perché tra un isola
e l'altra vi sono lunghi tratti di mare aperto, sempre infastiditi
dall'alta onda che ha corso per un migliaio di miglia prima di morire
su questa costa.
Gli
amanti dello snorkeling e dei bagni in acque cristalline, qui
non saranno molto contenti, predominano infatti le mangrovie e il
colore dell'acqua è sempre un poco torbido, ma vi sono molti altri
motivi d'interesse che rendono la navigazione tra queste isole più
interessante, e a mio parere, meno monotona rispetto a quella nelle
isole "paradisiache".
Il
video al link qui sotto racconta il nostro viaggio da Est verso
Ovest, e credo che dica di più di molte parole!
VIDEO : DIVERSE SAN BLAS...
Nessun commento:
Posta un commento