domenica 20 settembre 2015

È LEI IL VELISTA?

«È lei il velista?».
Così mi sono sentito apostrofare da un giovane visitatore, mentre ero alla Fiera del Libro di Como, vicino a una mia grande foto che annunciava l'imminente inizio della presentazione del mio ultimo libro; la foto con barba lunga, cappellino di lana, pipa tra i denti, e i miei libri di mare esposti, rendevano evidente che il giovane interlocutore m'individuava in modo inequivocabile come appartenente alla categoria dei velisti.
Non ho potuto naturalmente che cogliere la palla al balzo e stupirlo non poco asserendo che io non mi ritenevo per nulla un velista; lui sul momento è rimasto senza parole poi subito si è ripreso e prendendo in mano uno dei libri esposti:
«Però è lei che ha scritto questi libri che parlano di viaggi con una barca a vela...». 
Senza volerlo il mio nuovo amico aveva compreso già la risposta nella sua domanda dandomi così l'occasione di spiegargli che per l'appunto scrivo libri di viaggi in barca a vela, quindi per prima cosa viaggio e  lo faccio utilizzando una barca a vela; la barca  è quindi per me un mezzo che mi permette di fare delle altre cose che sono il mio principale interesse. 
Risalendo il Rio Grande do Sul - Brasile

 Per il velista, invece spesso l'interesse principale sta proprio nel mezzo stesso; nella cura della sua conduzione per ottenere il massimo delle prestazioni, e anche nell'amore quasi esclusivo per la barca medesima.  Naturalmente, ho proseguito, pure io apprezzo la barca a vela in se; la curo con attenzione e cerco d'ottenerne le prestazioni più vantaggiose al fine di giungere  in sicurezza alla meta stabilita, perché appunto la barca deve potermi portare con facilità in qualsiasi luogo io desideri recarmi e anche ospitarmi con il dovuto comfort nelle lunghe soste che fanno sempre parte integrante d'ogni viaggio.
Nei canali delle Sanblas - Panama.

Avrei potuto aggiungere anche che il velista non perde nessuna occasione per comunicare a tutti la sua esclusiva situazione, vestendosi come se dovesse fare una regata anche se si trova saldamente a terra, e avrei potuto portare alcuni lampanti e visibili esempi che s'aggiravano per gli stand della fiera in quello stesso momento, ma me ne sono astenuto.
Il mio interlocutore rimase di certo colpito dalle mie argomentazioni, infatti,  subito a sua volta mi ha sorpreso con quest' arguta risposta: 
« Sa che forse ha ragione, in effetti uno che viaggia in terno non è di certo un trenista!».
Interessante considerazione, anche se si potrebbe obbiettare che nell'accezione comune  un ciclista è un tipo che va in bicicletta, un automobilista uno che va in automobile, quindi un velista uno che semplicemente va in barca a vela, ma è anche vero che un pilota d'aereo non è un areoplanista, e un comandante di nave non è un navista, quindi non vedo proprio perché chi viaggia con una barca a vela debba per forza di cose essere un velista!