martedì 8 novembre 2016

Portolano - Piriapolis in Uruguay

Estratto tratto da "In Fuga da Buenos Aires a Trinidad" di Luigi Ottogalli, edizione il Frangente 2012




Il porto di Piriapolis, collocato sulla foce dell'estuario del grande Rio de La Plata, in Uruguay, è a buon diritto uno di quei nodi topici in cui s'incrociano le rotte dirette verso il Sud del Mondo (Patagonia, canale di Beagle, Canale di Magellano, Cabo de Hornos) con quelle più modeste che s'addentrano nel Rio de La Plata o salgono verso il Brasile.  È dunque un luogo privilegiato per gli incontri tra i più avventurosi girovaghi dei mari, quelli che sono usciti dalle comode rotte galleggianti nella fascia degli alisei.
Piriapolis
34°52’27S – 055°16’43W
Ultima visita nel 2009.

L’argentino Francisco Piria, sognatore, utopista, appassionato d’alchimia ed esoterismo, fondò nel 1893, dal nulla, la città di Piriapolis, sulla costa orientale del Rio de la Plata.
L’argentino Francisco Piria, sognatore, utopista, appassionato d’alchimia ed esoterismo, fondò nel 1893, dal nulla, la città di Piriapolis, sulla costa orientale del Rio de la Plata.
L’idea del señor Piria era quella di una città-vacanza modello, destinata prevalentemente alla ricca clientela argentina che già allora prediligeva le coste uruguagie per le proprie vacanze.
Prima della sua morte riuscì a completare l’elegante Rambla de los Argentinos, il sontuoso Grand Hotel Argentino in stile floreale-eclettico, il castello Piria in stile neogotico-floreale e l’intero piano di lottizzazione.
Dopo la sua scomparsa il progetto si arenò, ma la città attuale è stata realizzata secondo i piani urbanistici del suo ideatore, sebbene sia venuto a mancare lo stile architettonico unitario immaginato dal poliedrico señor Piria.
Durante tutto l’anno l’attuale Piriapolis è una tranquilla cittadina un poco dimessa, che improvvisamente si risveglia da novembre a febbraio quando è presa d’assalto dalle famiglie di argentini che non possono permettersi la vicina ma più ricercata e costosa Punta del Este.

Per i naviganti

Il principale motivo d’interesse per il navigante è il Puerto Deportivo di Piriapolis, al cui interno vi sono le strutture del marina meglio attrezzato di tutto il Rio de la Plata.
La posizione del Puerto di Piriapolis, collocato alla foce del Rio de la Plata, è infatti strategica per le barche che scendono verso il Grande Sud, o che da lì ritornano nei climi più dolci del Nord.
È anche un buon punto di sosta per coloro che intendono addentrarsi nel grande estuario.
Il porto è protetto dai freddi e forti venti di sudovest da una lunga diga foranea. Un secondo molo, di recente costruzione, assicura il ridosso da ovest nordovest, facendone lo scalo meglio protetto di tutta la costa orientale del Rio de la Plata.
Il marina dispone di circa sessanta ormeggi in acqua e di un ampio piazzale completamente lastricato per la sosta a terra.

L’alaggio e il varo sono assicurati da un enorme travel-lift da 90 tonnellate, il più grande di tutto il Rio de la Plata e probabilmente di tutte le coste americane a sud dell’equatore.
Questo travel-lift è un’eredità di quando la regata attorno al mondo Whitbread faceva scalo nel vicino porto di Punta del Este, pertanto è piuttosto “anziano” e di tanto in tanto palesa gli acciacchi degli anni. Ma il flemmatico Walter, che è il direttore del marina e anche il manovratore del grosso mostro, con calma e pazienza lo riporta sempre a un eccellente stato di funzionamento.
Di norma non sarebbe consentito vivere a bordo delle barche poste in secco, ma Walter chiude sempre un occhio, e anzi, quando ci sono ispezioni dalla direzione di Montevideo, avverte tutti di togliere gli evidenti segni di vita a bordo, come ad esempio i panni stesi, e di dimostrarsi molto indaffarati nei lavori di manutenzione!
Nella stagione estiva il porto è congestionato dalle barche argentine, ma una sosta in quel periodo consente di stringere amicizie. Gli argentini sono di norma molto aperti e cordiali, e potranno tornare in seguito molto utili quando ci si dovrà districare per trovare un buon ormeggio a Buenos Aires.

Piriapolis offre un’eccellente scelta di rifornimenti alimentari (il supermercato Devoto, un mercato del pesce e tanti piccoli negozi d’alimentari) diversi buoni artigiani (meccanici, fabbri e carpentieri) e molti negozi di ferramenta. Inoltre mi è giunta notizia dell’apertura (2011) di un ship chandler gestito dal signor Alejandro Martin; il negozio si troverebbe in una delle piccole ville della rambla che dal porto conduce al centro e pare sia particolarmente ben fornito di antivegetative e pitture in generale. In alternativa ci si deve recare a Montevideo, che è raggiungibile in circa un’ora e mezzo di bus.
Piriapolis è anche porto franco e pertanto è possibile farsi inviare materiale dall’estero esentasse, indicando chiaramente che è destinato a una barca in transito.In tutto l’Uruguay le pratiche doganali sono molto semplici e le barche possono sostarvi per un periodo illimitato; se però si fermano più di nove mesi consecutivi dovranno pagare una modesta tassa.

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